Rifondazione Comunista sui nuovi poli della pianura bolognese

Il Partito della Rifondazione Comunista di Bologna guarda con preoccupazione all’avvio di nuovi poli logistici nella pianura bolognese. La nostra area metropolitana è una delle più martoriate a livello regionale dalla cementificazione imperante, la costruzione di nuovi poli come quello di Altedo e di San Pietro in Casale, comporterebbe l’ulteriore consumo di suolo agricolo così come denunciato anche da Legambiente.
Anche se il secondo polo prevederebbe la conversione dell’ex zuccherificio di San Pietro, vi sarebbe comunque la cementificazione di un’area pari a circa ulteriori 10.000 mq.

Si fa presente inoltre come tali poli comporterebbero un flusso di merci su gomma insostenibile per le infrastrutture viarie locali, i cui costi di manutenzione aumenterebbero e che dovrebbero essere in parte soggette ad interventi innovativi.

A tal proposito si ribadisce quanto Rifondazione Comunista propone da anni a livello regionale insieme alla lista L’Altra Emilia Romagna, sostenendo movimenti come quello per la linea Tirreno Brennero ferroviaria in alternativa all’omonima autostrada, proponiamo un potenziamento radicale delle linee ferroviarie in tutta la Regione, a partire dal polo merci di Bologna, potenziamenti sulle strutture ferroviarie in luogo di quelle su gomma comporterebbe notevoli risparmi in termini di manutenzione, minor impatto ambientale e un aumento dei posti di lavoro sicuramente idoneo a coprire i posti che nascerebbero con i due poli citati.
 
 
Stefano Grondona
Segretario PRC Federazione di Bologna
Francesca Sparacino
Gruppo consiliare PRC Granarolo dell’Emilia